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Reazione ritardata

Qui, non si tratta di dirsi che bisogna "contare fin a dieci prima di parlare": i processi neuro-linguistici si sono già attivati quando arriviamo a questo stadio. Non si tratta neanche di un tipo di riflessione prolungata, di indecisione, di esitazione, etc. Se mettete la mano su una superfice bollente, nessun processo neuro-semantico vi impedirà di toglierla immediatamente. Invece, una reazione ritardata vi permetterà di evitare di gridare, se farlo potesse mettervi in pericolo, per esempio.

La reazione ritardata è un processo automatico e naturale indotto dall'orientazione estensionale, la quale ci conduce a visualizzare i processi, a 'pensare' in termini di 'fatti', etc.

Quando ci orientiamo principalmente per intensione o secondo delle definizioni verbali, le nostre orientazioni dipendono principalmente dalla zona corticale. Quando ci orientiamo per estensione o a secondo dei fatti, le nostre orientazioni seguono necesseriamente l'ordine naturale di valutazione e fanno intervenire dei fattori talamici, introducendo automaticamente delle reazioni differite dalla corteccia. In altri termini, le orientazioni intensionali tendono ad allenare il nostro sistema nervoso a separare le funzioni delle zone corticali e talamiche ; le orientazioni estensionali suscitano l'integrazione delle funzioni cortico-talamiche.

Le orientazioni estensionali inducono un ritardo automatico delle reazioni che stimola automaticamente la zona corticale, regola e protegge le reazioni della zona talamica, di solito sovra-stimulata.

Alfred Korzybski, Science and Sanity, Introduzione alla seconda edizione.
© ESGS, 2002.